È ufficiale: nasce il fondo nazionale del made in Italy, un iniziativa strategica per rilanciare le filiere produttive, investire in materie prime critiche e spingere sull’innovazione tecnologica e green. Si articola su due linee di intervento per le imprese solide e pronte a crescere, con focus sul capitale, R&S, AI, sostenibilità ed export. Scopri chi può accedere, come funziona e perché potrebbe essere la leva giusta per il futuro della tua azienda.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 111 del 15 maggio 2025, è ufficialmente operativo il Fondo Nazionale del Made in Italy (FNMI), uno strumento strategico pensato per rilanciare le filiere produttive italiane e stimolare l’accesso a materie prime critiche, favorendo allo stesso tempo la transizione energetica e tecnologica.
💰 Dotazione iniziale e obiettivi
Il Fondo parte con una disponibilità di 1 miliardo di euro per il primo biennio, con l’obiettivo di attivare risorse aggiuntive attraverso il coinvolgimento di investitori privati e internazionali.
🏢 Destinatari
Il FNMI si rivolge a:
🛠️ Due linee di intervento
Il Fondo si articola in due filoni distinti, ognuno con finalità specifiche:
Aperto anche a investitori esteri, punta a rafforzare il controllo sulle materie prime strategiche e sulle infrastrutture critiche. Gli interventi ammessi includono:
Sostiene la crescita e il consolidamento delle imprese italiane operanti in filiere strategiche, anche attraverso:
🧭 Governance
È stato istituito un Comitato Tecnico Strategico presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), incaricato di coordinare, valutare e monitorare tutte le attività connesse al Fondo.
✍️ In sintesi
Il FNMI rappresenta una leva fondamentale per: